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Tecnologia al servizio dell’ambiente: le soluzioni per l’agricoltura sostenibile

martedì, 06 agosto 2024

Tecnologia al servizio dell’ambiente: le soluzioni per l’agricoltura sostenibile

I macchinari per un’agricoltura amica del pianeta

Da tempo la riduzione delle emissioni inquinanti è tra gli obiettivi principali dei Governi dell’Unione Europea. Come riporta un articolo dell’UE, la Legge europea sul clima “innalza l'obiettivo di ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 (dall'attuale 40%) e rende giuridicamente vincolante la neutralità climatica entro il 2050”.

 

La scelta di optare per soluzioni e tecnologie meno inquinanti e più attenti all’ambiente riguarda pressoché ogni settore delle nostre attività, dalla vita privata (pensiamo alle auto elettriche, alla riduzione del consumo di plastica, alla raccolta differenziata) a quella lavorativa. E uno dei settori più coinvolti è certamente quello dell’agricoltura.

 

In questi anni, sta prendendo sempre più piede il fenomeno dell’agricoltura biologica. Una scelta e un tipo di approccio ritenuto salutare non solo per l’ambiente (minore inquinamento e sfruttamento dei terreni e delle risorse idriche), ma anche per l’uomo, dato che si cerca di utilizzare solo sostanze presenti in natura. In agricoltura biologica è anche vietato l’uso di OGM.

 

Come riporta PrimaBergamo, “in Europa i Paesi più all’avanguardia in questo settore sono l’Austria (con più di un quarto delle superfici agricole dedicate alla coltivazione biologica), l’Estonia, la Svezia e la Repubblica Ceca, ma anche nel nostro Paese la crescita del biologico è stata importante”. Tuttavia, il percorso è ancora lungo e passa necessariamente da un impegno deciso del Governo nell’incentivazione di questo tipo di agricoltura e nell’acquisto dei macchinari e delle tecniche adatte per portarla avanti in modo efficace.

 

Ma prima di tutto…

 

Cos’è l’agricoltura biologica?

Citiamo testualmente le parole dell’Unione Europea:

L'agricoltura biologica è un metodo agricolo volto a produrre alimenti con sostanze e processi naturali. Ciò significa che tende ad avere un impatto ambientale limitato, in quanto incoraggia a:

  • usare l'energia e le risorse naturali in modo responsabile
  • conservare la biodiversità
  • conservare gli equilibri ecologici regionali
  • migliorare la fertilità del suolo
  • mantenere la qualità delle acque.

Inoltre, le norme in materia di agricoltura biologica favoriscono il benessere degli animali e impongono agli agricoltori di soddisfare le specifiche esigenze comportamentali degli animali.”

 

In sostanza, quindi, questo tipo di approccio agricolo mira a produrre cibi e risorse impiegando il più possibile processi e sostanze naturali, ed elementi dall’impatto ambientale basso o nullo.

 

Quindi non si usano concimi, diserbanti, pesticidi e insetticidi di origine chimica, si cerca di ridurre l’utilizzo di mezzi inquinanti e materiali di origine plastico o a base di petrolio. 

 

Sempre più consumatori si mettono alla ricerca di prodotti tracciati verificati, che siano a basso impatto ambientale e uniscano bontà, sostenibilità e salubrità. L’attenzione al modello bio non può quindi essere trascurata. Anche se non è certo sempre facile, per l’agricoltore che decida di dedicarsi a questo approccio, avere le risorse necessarie per un cambio così radicale. Servono incentivi e le giuste soluzioni tecnologiche.

 

La giusta tecnologia: i macchinari per l’agricoltura biologica

Lo sviluppo e la diffusione di questo tipo di agricoltura passa ovviamente anche dall’offerta tecnologica di macchinari sempre più efficienti e avanzati, che ne rispettino i principi di ridotte emissioni di CO2 e zero inquinamento e spreco. 

 

Si parla, ad esempio, di mietitrebbie, trattori cingolati, macchinari per la fienagione… mezzi sempre più sofisticati, associati a sistemi di smart farming, che permettono una gestione più efficiente e meno sprechi. In questo senso, come abbiamo detto anche in un recente articolo, si inserisce la corretta manutenzione e gestione delle risorse idriche del proprio terreno. Ecco che allora anche gli scavafossi possono giocare un ruolo molto importante.



In più, le attuali e prossime motorizzazioni delle macchine agricole sono molto meno inquinanti rispetto al passato - motori endotermici dai consumi ridotti, macchinari elettrici, soluzioni ibride permettono di avere ridotte emissioni di anidride carbonica e di altre sostanze nocive. E un altro macchinario sempre più utilizzato è la cimatrice, dal momento che la cimatura delle piante infestanti è l’unica pratica permessa nella coltivazione biologica per ridurre l’invasione di erbe.

 

Un’altra tecnica fondamentale per diverse colture, dall’impatto ambientale ridottissimo, è la pacciamatura: a tutt’oggi è tra i più funzionali ed ecologici metodi passivi di controllo delle infestanti e dell’evaporazione dell’acqua dal suolo, mantiene pulita e sana la coltura e regola temperatura, umidità, struttura e attività microbica del terreno.

 

E Cosmeco ha le soluzioni giuste.

 

Una soluzione efficiente e attenta all’ambiente: il pacciamatore con film sostenibile

I pacciamatori Cosmeco sono attrezzature all’avanguardia, dirette e meccanicamente semplici ma molto efficaci nello svolgere la copertura del suolo coltivato in modo veloce e preciso.

 

Possono essere utilizzati in agricoltura biologica perché permettono di coprire il terreno anche con i più moderni teli e film, come quelli biodegradabili o realizzati con tessuti in fibra TNT agrotessile. La soluzione ideale per un’agricoltura moderna che guarda alla sostenibilità dei propri processi, mantenendo inalterate efficienza e produttività.






Se avete bisogno di maggiori informazioni sui pacciamatori, le baulatrici e le altre macchine sviluppate da Cosmeco che possono essere impiegate in processi di agricoltura biologica, contattateci compilando il form della sezione contatti. Risponderemo il prima possibile!

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